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Le Dolomiti e altri siti in Veneto

Oltre ai beni che ricadono interamente nel territorio regionale, il riconoscimento Unesco riguarda anche altre realtà di prima grandezza, come il patrimonio delle Dolomiti, a carattere naturalistico, che per una notevole parte interessa il Veneto, insieme al Trentino-Alto Adige e al Friuli Venezia Giulia. Dal 2011 sono entrati nella Lista i Siti Palafitticoli Preistorici dell'Arco Alpino: una candidatura transnazionale, coordinata dalla Svizzera, cui partecipano Italia, Francia, Austria, Germania e Slovenia; alcuni dei luoghi archeologici coinvolti, benché per ora non visitabili o difficilmente accessibili, si trovano in provincia di Verona e di Padova. A luglio 2017 risale l'iscrizione delle Opere di Difesa Veneziane tra il XVI e il XVII secolo, altro sito seriale che attraversa più Stati, fra Italia, Croazia e Montenegro, con il Comune di Bergamo come capofila; nel 2019 hanno ottenuto la nomina Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Le Tre Cime e Forcella Lavaredo, dal versante veneto

Le Tre Cime e Forcella Lavaredo, dal versante veneto

LE DOLOMITI

Anno d'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale: 2009.
Enti territoriali interessati: Regione del Veneto, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano.
Criterio (vii) Le Dolomiti sono largamente considerate tra i più bei paesaggi montani del mondo. La loro intrinseca bellezza deriva da una varietà di spettacolari conformazioni verticali, come pinnacoli, guglie e torri, che contrastano con superfici orizzontali, come cenge, balze e altipiani, e che s'innalzano bruscamente da estesi depositi di falda detritica e rilievi dolci e ondulati. La grande diversità di colorazioni è provocata da contrasti di roccia nuda con i pascoli e le foreste. Queste montagne si ergono in picchi interposti a gole, rimanendo isolate in alcuni luoghi o formando sconfinati panorami in altri. Alcune scogliere rocciose si innalzano per oltre 1.500 metri e sono fra le più alte pareti calcaree al mondo. Lo scenario caratteristico delle Dolomiti è divenuto l'archetipo del "paesaggio dolomitico". I pionieri della geologia sono stati i primi ad essere catturati dalla bellezza di queste montagne: i loro scritti e le successive opere pittoriche e fotografiche, evidenziano ulteriormente lo straordinario fascino estetico di tutto il bene.
Criterio (viii) Dal punto di vista geomorfologico le Dolomiti sono di rilievo internazionale, come sito classico dello sviluppo delle montagne in rocce dolomitiche. L'area mostra un'ampia gamma di morfologie connesse all'erosione, al diastrofismo e alla glaciazione. La quantità e la concentrazione di formazioni carbonatiche estremamente varie è straordinaria in un contesto globale e include cime, torri, pinnacoli e alcune delle pareti verticali più alte del mondo. Di importanza internazionale sono inoltre i valori geologici, specie l'evidenza delle piattaforme carbonatiche del Mesozoico, o "atolli fossili", in modo particolare per la testimonianza che essi forniscono dell'evoluzione dei bio-costruttori sul confine fra Permiano e Triassico, e della conservazione delle relazioni fra le scogliere che hanno costruito ed i loro bacini circostanti. Le Dolomiti comprendono svariate sezioni tipo, di importanza internazionale per la stratigrafia del periodo triassico. I valori scientifici del bene sono inoltre supportati dalle prove di una lunga storia di studi e ricognizioni a livello internazionale. Considerato nel suo insieme, il complesso di valori geomorfologici e geologici costituisce un bene di importanza globale.

Per saperne di più:
whc.unesco.org
www.dolomitiunesco.it

I SITI PALAFITTICOLI PREISTORICI DELL'ARCO ALPINO

Anno d'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale: 2011.
Stati interessati: Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia.
Beni presenti in territorio veneto: Peschiera del Garda (VR), Tombola di Cerea (VR), Arquà Petrarca (PD).
Criterio (iv) La serie dei villaggi palafitticoli è una delle più importanti fonti archeologiche per lo studio delle prime società agrarie in Europa tra il 5000 e il 500 a.C. Le condizioni di conservazione in ambiente umido hanno permesso la sopravvivenza di materiali organici che contribuiscono in modo straordinario a comprendere i cambiamenti significativi durante il Neolitico e l'Età del Bronzo in Europa in generale e le interazioni fra i gruppi umani delle regioni intorno alle Alpi in particolare.
Criterio (v) La serie dei siti palafitticoli ha fornito una visione straordinaria e dettagliata sull'assetto insediativo e territoriale delle comunità preistoriche tenuto conto del fatto che le prime società agrarie lacustri hanno vissuto nelle regioni alpine e subalpine per un periodo di circa 5.000 anni. Le testimonianze archeologiche individuate hanno permesso una conoscenza unica del modo in cui queste società hanno interagito con il loro territorio grazie alle nuove tecnologie e, ugualmente, a fronte dell'impatto dei cambiamenti climatici.

Per saperne di più:
whc.unesco.org

LE OPERE DI DIFESA VENEZIANE TRA XVI E XVII SECOLO

Anno d'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale: 2017.
Stati interessati: Italia, Croazia, Montenegro.
Beni presenti in territorio veneto
: Peschiera del Garda (VR).
Criterio (iii)
Le Opere di Difesa Veneziane offrono un'eccezionale testimonianza della cultura militare "alla moderna", che si sviluppò presso la Repubblica di Venezia nel XVI e XVII secolo, coinvolgendo ampi territori e interazioni. Nell'insieme gli elementi attestano una rete o sistema difensivo per lo "Stato da Terra" e lo "Stato da Mar" occidentale, centrato sul Mare Adriatico o Golfo di Venezia, che ebbe dimensioni civili, militari e urbane estese poi ben oltre, attraverso le regioni del the Mediterraneo fino al Levante.
Criterio (v)
Le Opere di Difesa Veneziane presentano le caratteristiche del sistema fortificato "alla moderna" (sistema bastionato) realizzato dalla Repubblica di Venezia in risposta ai cambiamenti introdotti conseguentemente a un aumento dell'uso di armi da fuoco. Nell'insieme i sei beni componenti dimostrano in modo eccezionale le caratteristiche del sistema "alla moderna", comprese le sue capacità tecniche e logistiche, le moderne strategie di combattimento e le nuove esigenze architettoniche nello "Stato da Terra" e nella porzione occidentale dello "Stato da Mar".

Per saperne di più:
whc.unesco.org

LE COLLINE DEL PROSECCO DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE

Anno d'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale: 2019.
Criterio (v) Il Sito comprende una porzione del paesaggio vitivinicolo dell’area di produzione del Prosecco, caratterizzato da colline coltivate a terrazze e ciglioni, boschi, piccoli centri abitati e campagne. Un territorio che per secoli è stato modellato e adattato dall’opera dell’uomo, con tecniche particolari, fino a rappresentare oggi un esempio unico per i caratteri estetici che l’ambiente ha assunto, come esito di un felice connubio tra l’azione antropica e gli elementi naturali.

Per saperne di più:
whc.unesco.org

LE PROPOSTE DI CANDIDATURA IN ATTESA

Ogni Stato parte dell'Unesco redige e cura una Lista Propositiva (Tentative List), elenco ufficiale dei propri beni che sono in attesa di iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale. Il Veneto vi è rappresentato da Padova Urbs Picta. Giotto, la Cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del XIV secolo.

Per saperne di più:
www.unesco.beniculturali.it